Premesse
Nell’ambito del Costruito esistono quattro principali categorie di attori: Proprietari, Progettisti, Costruttori e Gestori. Ciascuna categoria ha un approccio e un bisogno di interagire col BIM diverso.
Tuttavia tutte devono condividere le medesime tipologie di figure previste dal paradigma BIM
Cerchiamo in questo articolo di analizzare i bisogni, le sfide e l’approccio di queste professionalità nell’ambito di una Società di Facility Management ed in particolare di una Global Service.
Innanzitutto ricordiamo che per una Società di gestione quale è una Global Service il tema centrale è assicurare il massimo livello di comfort e d’uso di un immobile ottimizzando tutte le risorse impiegate.
In un contesto che rende obbligatorio l’adozione del BIM per Appalti via via di valore economico decrescente anche le attività di gestione devono passare da una modalità tradizionale ad una in cui i dati operativi confluiscono nella base dati BIM del Cliente.
In questo senso anche la Global Service deve disporre di figure interne capaci di interagire e interloquire con i rappresentanti del Cliente che gestiscono il CDE.
Ciascuno per il proprio livello deve pertanto essere in grado di:
- accedere al CDE del Cliente per conoscere le informazioni di sui interesse sul patrimonio da gestire
- coordinarsi per definire quali informazioni e con che frequenza scambiarle col Cliente
- le interazioni tra la soluzione di Facility Management e il CDE BIM
- le fasi di decommissioning a fine appalto (consegna finale)
In particolare per una Global Service il BIM rappresenta un archivio più ricco e strutturato di informazioni capaci di aiutare a definire il Piano di Manutenzione. La disponibilità di informazioni spaziali accurate, organizzate in un modello grafico 3D e dettagli tecnici dei vari elementi di proprio interesse (come impianti, apparecchiature, reti di distribuzione e di alimentazione etc) garantiscono un elemento di sicuro vantaggio per un rapido lavoro di organizzazione delle attività di manutenzione.