Energy Procurement: Strategie per Ottimizzare i Costi Energetici

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Premesse

Il panorama del mercato energetico è caratterizzato da una crescente complessità e da un’evoluzione costante, fattori che possono generare confusione e inefficienze per le aziende, in particolare per quelle con una struttura complessa e operazioni distribuite su più siti. In questo contesto dinamico, l’adozione di una strategia di Energy Procurement assume un ruolo fondamentale, permettendo alle organizzazioni di identificare le soluzioni più congrue alle proprie esigenze. Attraverso un approccio mirato all’acquisto di energia, è possibile migliorare significativamente le performance energetiche e ridurre i costi operativi, garantendo al contempo una gestione ottimale delle risorse energetiche.

Cos’è il Procurement e come si applica ai contratti energia

Il procurement, o l’acquisto strategico, rappresenta un processo fondamentale all’interno delle aziende, mirato all’ottimizzazione delle risorse attraverso l’acquisizione di beni e servizi. Quando si applica al settore energetico, il procurement assume una dimensione particolarmente complessa, data la volatilità dei prezzi dell’energia, la diversificazione delle fonti e la crescente enfasi sulla sostenibilità. Le strategie di acquisto dei vettori energetici devono quindi affrontare sfide uniche, riflettendo la necessità di bilanciare costi, affidabilità dell’approvvigionamento e impatti ambientali.

Una delle principali complessità nel procurement energetico deriva dalla difficoltà di prevedere i prezzi dell’energia a medio e lungo termine, a causa delle fluttuazioni di mercato influenzate da fattori geopolitici, economici e tecnologici. Le aziende devono navigare in un mercato estremamente dinamico, dove le decisioni di acquisto possono avere ripercussioni significative sul bilancio e sull’impronta ecologica dell’organizzazione.

Inoltre, l’eventualità che si sia oltre che consumatori anche produttori di energia da fonti rinnovabili introduce ulteriori variabili nel processo di procurement che richiedono competenze specifiche per la valutazione del miglior approccio ai costi a lungo termine.

Pertanto l’adozione di una strategia di procurement energetico efficace richiede una profonda comprensione delle proprie esigenze di consumo, la capacità di negoziare contratti flessibili e vantaggiosi, e l’implementazione di politiche di efficienza energetica che riducano la domanda complessiva. Questo complesso equilibrio tra costi, sostenibilità e sicurezza dell’approvvigionamento evidenzia l’importanza di un approccio olistico e strategicamente informato al procurement energetico.

Diverse fonti, diversi approcci

La contrattazione delle forniture energetiche, sebbene guidata dall’obiettivo comune di ottimizzare costi e sostenibilità, richiede approcci distinti quando si tratta di elettricità rispetto ad altri vettori energetici. La differenza fondamentale risiede nella natura delle fonti energetiche, nelle dinamiche di mercato e nelle tecnologie impiegate, che influenzano significativamente le strategie di negoziazione e acquisto.

Per quanto riguarda l’elettricità, il mercato è caratterizzato da una notevole volatilità dei prezzi oltre che da regole contrattuali che possono incidere anche notevolmente sul costo delle forniture. Anche la scelta sempre più d’immagine di consumare energie rinnovabili ha impatto sul complesso dei costi energetici aziendali. Anche la possibilità di generare energia in loco attraverso impianti fotovoltaici o da cogenerazione introduce l’opzione dell’autoconsumo e della vendita dell’energia in eccesso, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla gestione delle forniture elettriche.

D’altro canto, la negoziazione delle forniture di gas e di altri vettori si concentra maggiormente sulla necessità dell’approvvigionamento a lungo termine in una stagione culturale che vede sempre più negativamente le fonti fossili.

In questo contesto, è essenziale che le aziende adottino una visione unitaria del proprio fabbisogno energetico equivalente, integrando la gestione delle diverse fonti in una strategia olistica di approvvigionamento e cercando di trovare da un lato economicità e dall’altra disponibilità e controllo dei prezzi delle fonti insostituibili (contemplando anche una quota di autoproduzione). Questo significa valutare complessivamente il consumo energetico, identificando sinergie e opportunità di ottimizzazione tra i vari vettori. Ad esempio, l’utilizzo di sistemi di cogenerazione può produrre sia elettricità che calore da una singola fonte di energia, migliorando l’efficienza complessiva. Un approccio integrato permette non solo di negoziare condizioni più favorevoli con i fornitori ma anche di progettare un sistema energetico aziendale più resiliente, flessibile e sostenibile, in grado di adattarsi dinamicamente alle variazioni di mercato e alle esigenze operative.

Il procurement manager, competenze e capacità al servizio dell’ottimizzazione

Ove l’ampiezza dell’azienda e il suo fabbisogno siano rilevanti è fondamentale che il compito di sovraintendere alla fornitura di energia sia assegnato ad un manager preparato. Il ruolo di un procurement manager è infatti cruciale all’interno delle organizzazioni, poiché si occupa di gestire e ottimizzare l’acquisto di beni e servizi necessari per le operazioni aziendali. Le competenze e le esperienze richieste per questa posizione sono ampie e variegate, riflettendo la complessità del ruolo e l’importanza di contribuire in modo significativo al successo dell’azienda.

Competenze:

  1. Conoscenze di mercato: una profonda comprensione dei mercati dei fornitori, delle dinamiche di prezzo e delle tendenze settoriali è fondamentale per negoziare efficacemente e identificare le migliori opportunità di acquisto.
  2. Capacità analitiche: essenziali per valutare le offerte dei fornitori, analizzare i costi e i benefici delle diverse opzioni di acquisto, e monitorare le performance dei fornitori.
  3. Abilità negoziali: un procurement manager deve essere in grado di negoziare contratti vantaggiosi, bilanciando prezzo, qualità e condizioni di fornitura per soddisfare le esigenze aziendali.
  4. Gestione del rischio: identificare e mitigare i rischi associati all’approvvigionamento, dalla volatilità dei prezzi alla continuità della fornitura e alla conformità legale e etica.
  5. Competenze relazionali e comunicative: fondamentali per costruire e mantenere relazioni solide con i fornitori e per lavorare efficacemente con le altre funzioni aziendali.
  6. Capacità di leadership: guidare e motivare il team di procurement, promuovendo l’innovazione e l’efficienza nei processi di acquisto.

Esperienze:

  • Gestione di processi di gara e selezione dei fornitori.
  • Sviluppo e implementazione di strategie di procurement che allineino gli acquisti con gli obiettivi aziendali.
  • Ottimizzazione della supply chain per ridurre i costi e migliorare l’efficienza.
  • Implementazione di sistemi di procurement elettronico (e-procurement) per automatizzare e rendere più efficienti i processi di acquisto.

Conoscere per ottimizzare, il contributo dell’energy manager

La contabilità energetica rappresenta un pilastro fondamentale nella gestione ottimale delle risorse energetiche di un’azienda, fornendo una base di dati dettagliata sui consumi e permettendo di identificare aree di inefficienza e opportunità di miglioramento. Questa pratica implica la raccolta, l’analisi e il monitoraggio sistematico dei dati relativi ai consumi energetici, consentendo alle aziende di avere una visione chiara e accurata dell’uso dell’energia nei diversi settori e processi.

L’apporto dell’energy manager è cruciale in questo contesto, poiché la sua expertise nel campo dell’energia abilita l’identificazione delle migliori strategie per una gestione energetica efficiente. Grazie alla sua conoscenza, è possibile effettuare un’analisi approfondita dei profili di consumo, individuando specifiche esigenze energetiche e possibili sprechi. Questa analisi dettagliata consente di definire con precisione il fabbisogno energetico dell’azienda, ottimizzando così la contrattazione delle forniture energetiche.

Avere una strategia di acquisto energetico che rifletta accuratamente i bisogni e i consumi reali dell’azienda non solo garantisce un approvvigionamento energetico in linea con le effettive necessità, ma permette anche di negoziare termini e tariffe più vantaggiose. Inoltre, l’implementazione di misure di efficienza energetica identificate grazie alla contabilità energetica può portare a significative riduzioni dei costi e a un minore impatto ambientale, allineando le pratiche aziendali agli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa.

Conclusioni

La capacità di analizzare accuratamente i consumi e di implementare strategie di ottimizzazione energetica si rivela fondamentale nel panorama aziendale moderno, dove l’efficienza e la sostenibilità rappresentano non solo obiettivi etici ma anche fattori competitivi chiave. Disporre di manager dalla solida competenza in termini di analisi e ottimizzazione dei consumi energetici permette alle aziende di navigare con sicurezza nel complesso mercato delle forniture energetiche, identificando le soluzioni più adatte alle proprie esigenze operative e ambientali. Questo approccio strategico non solo assicura l’accesso a contratti efficienti sotto il profilo energetico ed economicamente vantaggiosi, ma promuove anche una cultura aziendale orientata alla riduzione dell’impatto ambientale e all’innovazione sostenibile. In definitiva, investire in conoscenza e competenze specifiche nel campo dell’ottimizzazione energetica è una mossa strategica che garantisce benefici a lungo termine, posizionando l’azienda come leader responsabile nel proprio settore. Se vuoi un supporto nella valutazione dei vantaggi e delle possibilità tecniche di un tale approccio puoi contattarmi qui.