Servizio Prevenzione Incendi

Premesse

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Aggiornato maggio 2022
Abbiamo elencato i principali servizi di Facility Management in questo articolo. Qui entriamo nel merito delle caratteristiche e peculiarità del servizio Antincendio.

Cos’è il Servizio Antincendio

Il servizio antincendio organizza l’insieme di presidi e di attività volte alla prevenzione del rischio di incendio (manifestazione di fiamme e di fumo). La corretta definizione di diversi sistemi di mitigazione del rischio rientra a tutti gli effetti nella fase di progettazione degli edifici. La normativa antincendio definisce i requisiti in funzione della classificazione delle attività che si prevedono saranno svolte in quel particolare immobile. Si considerano attività a basso, medio o alto rischio.

Un servizio antincendio si considera efficace quando assicura:

  • protezione dell’incolumità degli occupanti;
  • conservazione dell’integrità dell’immobile;
  • continuità delle attività in corso negli ambienti.

Trattandosi in particolare di una attività volta a prevenire un evento di tale portata il suo focus è sulla garanzia che tutti i presidi antincendio (passivi e attivi) siano sempre affidabili e certificati. A riguardo, in accordo alla normativa di riferimento, l’attività consta di una regolare e periodica verifica dello stato funzionale dei diversi dispositivi in campo.

Legislazione e Normativa Antincendio

Le principali leggi e norme che regolano e guidano le scelte in materia antincendio sono, in ordine di uscita (dal più recente a quelle più vecchie):

  • DM 3 agosto 2015 Codice di Prevenzione incendi: Vengono approvate, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, le norme tecniche di prevenzione incendi di cui all’allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto.
  • DPR 1 agosto 2011 Regolamento di prevenzione incendi: Il regolamento individua le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e disciplina, per il deposito dei progetti, per l’esame dei progetti, per le visite tecniche, per l’approvazione di deroghe a specifiche normative, la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
  • DM 16/02/2009 in materia di Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo.
  • D.Lgs 9 aprile 2008 Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: Ogni attività lavorativa deve occuparsi della sicurezza antincendio designando all’interno dell’organico degli addetti specializzati: le regole principali sono l’informazione e la formazione per i dipendenti.
  • DM 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco: Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione nelle attività soggette al controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
  • D.Lgs 8 marzo 2006 Funzioni e compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco:
    Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a norma dell’articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229.
  • DM 10 marzo 2005 Classi di reazione al fuoco: Classificazione dei prodotti da costruzione nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d’incendio.
  • DPR 6 giugno 2001 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia: All’articolo 80 viene fatto riferimento al rispetto delle norme antisismiche, antincendio e di prevenzione degli infortuni.
  • Circolare n. 4 1 marzo 2001 Prevenzione incendi e disabilità: Disposizioni relative alla prevenzione incendi e alla sicurezza delle persone con disabilità: verifica e controllo del rispetto delle linee guida sulla gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro dove siano presenti persone disabili.
  • DM 19 agosto 1996 Prevenzione incendi attività in locali di pubblico spettacolo (attività 65):
    Riguarda l’insieme di fabbricati, ambienti e luoghi destinati allo spettacolo e trattenimento, nonché i servizi ed i disimpegni ad essi annessi.
  • DM 9 aprile 1994 Regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio di attività ricettive turistico-alberghiere (attività 66): Il testo è stato successivamente aggiornato con le modifiche introdotte dai DM 6/10/2003 e DM 3/3/2014.

A quanto sopra si aggiunge la normativa specifica per la manutenzione e il controllo di impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio. Citiamo a titolo non esaustivo:

  • Estintori: UNI 9994-1;
  • Reti di idranti: UNI 10779, UNI EN 671-3, UNI EN 12845;
  • Impianti sprinkler: UNI EN 12845;
  • Impianti di rivelazione e allarme incendio (IRAI): UNI 11224;
  • Sistemi di allarme vocale per scopi d’emergenza (EVAC): UNI ISO 7240-19 o UNI CEN/TS 54-32;
  • Sistemi di evacuazione fumo e calore: UNI 9494-3;
  • Sistemi a pressione differenziale: UNI EN 12101-6;
  • Sistemi a polvere: UNI EN 12416-2;
  • Sistemi a schiuma: UNI EN 13565-2;
  • Sistemi spray ad acqua: UNI CEN/TS 14816;
  • Sistemi ad acqua nebulizzata (water mist): UNI EN 14972-1;
  • Sistema estinguente ad aerosol condensato: UNI EN 15276-2;
  • Sistemi a riduzione di ossigeno: UNI EN 16750;
  • Porte e finestre apribili resistenti al fuoco: UNI 11473;
  • Sistemi di spegnimento ad estinguente gassoso UNI 11280: serie delle norme UNI EN 15004.

Principali componenti antincendio

Abbiamo detto che la progettazione antincendio fa parte della progettazione generale di un immobile in quanto i suoi presidi attivi e passivi devono armonizzarsi al resto dei sistemi e impianti e prevenire il relativo contributo all’insorgere di incendi. La presenza e la tipologia di elementi antincendio è direttamente correlata alle attività che si svolgono negli ambienti.

I principali componenti di questa tipologia sono quelli riportati al paragrafo precedente (secondo elenco con norme di riferimento). Qui di seguito semplicemente ricordiamo quelli più comuni e diffusi:

  • estintori, idranti, attacchi VVF;
  • sistemi di rilevazione (gas, fumi, etc);
  • sistemi di allarme ed evacuazione;
  • sistemi automatici di estinzione;
  • impianti di spegnimento (ad acqua/gas);
  • elementi tagliafuoco (serrande, porte, portoni REI).

Il registro dei controlli antincendio

In particolare è il DPR 151/2011 (articolo 6) a citare espressamente il registro antincendio. La normativa prevede che personale specializzato provveda semestralmente alla verifica di funzionamento di tutti i presidi presenti. A comprova di avvenuta visita deve essere compilato contestualmente il Registro dei controlli antincendio. Tale documento ha valenza legale e penale e deve essere fornito alle unità del Comando provinciale dei vigili del fuoco in caso di controlli.

Conclusioni

In considerazione del valore penale di una inadeguata manutenzione antincendio è importante che questo servizio sia gestito al meglio e che siano sempre disponibili tutte le informazioni che dimostrano la propria corretta condotta tecnica e la propria perizia operativa. Per approfondimenti sulle esigenze della tua realtà specifica puoi contattarmi qui