Premesse
Nell’ambito del Facility Management vi è sicuramente un interesse a usare dispositivi intelligenti a supporto delle attività operative. In questo articolo ci focalizziamo sulla famiglia dei beacon analizzando cosa sono, come funzionano e come possono tornare utili alle attività manutentive e di asset management.
Cosa è un beacon
Un beacon è un dispositivo, di dimensioni ridotte, che fa uso della tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) per scambiare informazioni con dispositivi presenti nelle vicinanze. Il loro utilizzo necessità dalla presenza di dispositivi mobile (dotati di adeguate app) che interagiscano con loro. Per questo non fanno parte del mondo IoT, ma sono piuttosto una forma di device passivo di tipo smart. Una sorta di via di mezzo tra semplici tag (come barcode e qr code) e veri e propri dispositivi IoT.
A fronte di un bisogno sempre più diffuso di certificare l’avvenuta esecuzione di attività di manutenzione, nel Facility Management i beacon possono fungere da “testimoni” e “registratori” del passaggio delle squadre manutentive. La loro penetrazione nel mercato è sensibile anche grazie all’uso non solo in ambito tecnico ma anche in ambito retail. Una stima parla di centinaia di milioni di pezzi usati nei diversi campi di applicazione.
Potendo sfruttare la posizione dell’utente in prossimità, diventa possibile certificare l’avvenuto arrivo sul posto e monitorare in ottica smart come vengono erogate le attività su apparecchiature e sui locali di interesse.
Come funziona un beacon
Il beacon invia a dispositivi dotati di bluetooth opportuni segnali. Lo fa usando la gamma di frequenze proprie di questo protocollo e con potenze e intervalli che possono essere impostati secondo le proprie necessità. Si scambiano così messaggi agli utenti che si presentano nel loro raggio d’azione. Le tipologie di contenuti scambiati possono essere diverse a seconda dei bisogni e dell’utilità.
Per esigenze di controllo degli interventi si può tranquillamente operare nella distanza coperta dal beacon (che può essere arrivare a 50-70mt e più secondo le esigenze). Le batterie più usate sono quelle coin anche se per alcune applicazioni si possono usare anche alimentatori a muro o collegamenti ad altri componenti con prese USB.
Durabilità
La capacità di questi dispositivi di durare nel tempo dipende dalla scelta dei materiali in funzione delle condizioni ambientali in cui vengono collocati. Eventuale umidità, sporco, escursioni termiche ed altri fattori possono comprometterne la funzionalità. E’ quindi importante selezionare i modelli sapendo a quali fattori esterni sono sottoposti per evitare di doverli sostituire frequentemente.
Costi
Un beacon può avere un costo variabile a seconda di vari parametri (quantità, durata, dimensioni, materiali, etc). Si può partire da qualche euro fino a prezzi impegnativi per quelli più sofisticati e d’immagine.
Principali produttori di beacon
Citiamo nel mercato alcuni dei principali produttori di dispositivi
- BlueCats
- BlueSense
- Estimote
- Gelo
- Glimworm
- Gimbal by Qualcomm
- Kontakt
- Sensorberg
- Sonic Notify
Applicazione del beacon al Facility Management
Abbiamo detto che il beacon può fungere da dispositivo locale capace di interagire con uno smartphone tramite apposite app. Il primo potenziale uso è quello di registrare l’arrivo sul luogo, oltre a poter segnalare i possibili interventi eseguiti.
Si considerano questi naturali contesti per l’uso dei beacon:
- Asset Management
- Asset tracking
- Space Management
- Manutenzione
Beacon per l’Asset Management
Applicare un beacon agli asset di maggior valore permette un continuo controllo sulla loro posizione, sugli spostamenti, ed eventualmente sull’uso dello stesso. I vantaggi sono chiari:
Beacon per l’Asset tracking
Abbiamo già parlato dell’asset tracking in questo articolo. La disponibilità di beacon connessi agli asset facilita questa attività e il monitoraggio attivo dei beni soggetti a controllo.
Beacon per lo Space Management
Anche gli spazi come gli asset possono beneficiare di questi dispositivi e tracciare gli spostamenti e l’arrivo di personale (ad esempio per certificare l’arrivo sul luogo di manutentori ed altre figure).
Beacon per la Manutenzione
La manutenzione (ivi incluse le pulizie) costituiscono uno degli ambiti più interessanti per l’applicazione dei beacon. Come anticipato all’inizio dell’articolo l’uso di questi elementi può favorire un rapporto di trasparenza relativa alle attività svolte e alla certificazione della presenza del personale negli spazi del cliente.
Conclusioni
Anche i beacon possono contribuire a strategie avanzate e innovative di gestione dei servizi di Facility Management. Se vuoi approfondire i possibili usi per il tuo caso specifico puoi contattarmi qui.