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Premesse
In ambito nazionale la rete elettrica ha negli ultimi anni affrontato sfide importanti e ha messo in atto un significativo processo di aggiornamento e potenziamento. Da un paradigma ormai superato che prevedeva una trasmissione pressoché unidirezionale (da produttore di energia a consumatore) si è giunti ad un contesto che vede molti attori usare la rete in modalità più flessibili e consumatori che possono decidere dinamicamente quanta energia richiedere alla rete modulando la propria domanda.
La flessibilità energetica per migliorare i costi dei consumi energetici: Strategie di Consumo Intelligente
Smart Metering e IoT: la consapevolezza per consumare e pagare meno
Prevedere e Gestire il Consumo Energetico con l’Intelligenza Artificiale
L’adozione di pratiche flessibili nella gestione del consumo energetico non solo si rivela una strategia vincente per le aziende, ma inaugura una nuova era di collaborazione tra consumatori e fornitori di energia. Questo approccio progressista trasforma la flessibilità in un’opportunità preziosa, consentendo alle imprese di sfruttare al meglio i tempi di acquisto dell’energia e di offrire surplus energetico prodotto autonomamente al mercato.
Questa sinergia rappresenta un beneficio reciproco: da un lato, facilita la gestione della capacità per gli operatori di rete, evitando costosi incrementi di capacità, e dall’altro, permette alle aziende di ottenere vantaggi economici, aumentare la propria resilienza e supportare la stabilità della rete. Inoltre, contribuisce significativamente alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile, riducendo le emissioni di CO₂ e promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili, il cui apporto è fondamentale ma variabile in base alle condizioni meteorologiche. Attraverso questa ottica, l’energy flexibility si trasforma da semplice necessità a reale opportunità per le aziende di giocare un ruolo attivo nella rivoluzione energetica, sottolineando l’importanza di pratiche innovative nel consumo di energia per un impatto ambientale ridotto e una maggiore sostenibilità.
Ma per ottenere i vantaggi della flessibilità bisogna implementare soluzioni capaci di calcolare in tempo reale questi cambiamenti e organizzare i processi interni per massimizzare ove possibile i benefici economici della riduzione di fabbisogno energetico. In tal senso oggi esistono non solo algoritmi in grado di fare questi calcoli ma anche aziende che hanno strutturato la propria offerta di servizi su questo potenziale.
Come le Energie Rinnovabili e la Demand Response Possono Ridurre l’Impatto Ambientale
L’adozione di fonti rinnovabili locali, in primis il solare fotovoltaico, rappresenta una strategia innovativa e sostenibile per le aziende con elevati consumi energetici. Questo approccio non solo riduce la dipendenza dalla rete, ma offre anche la possibilità di gestire in modo più flessibile ed efficiente il fabbisogno energetico. Attraverso l’installazione di impianti rinnovabili in loco, le aziende possono produrre energia pulita direttamente dove viene consumata, minimizzando le perdite di trasmissione e contribuendo alla decarbonizzazione del proprio settore con notevole vantaggio anche dal punto di vista dell’immagine.
La produzione di energia rinnovabile sul posto consente alle aziende di adattare la loro produzione energetica alle fluttuazioni della domanda, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo i costi operativi. Per esempio, un sistema fotovoltaico può generare elettricità durante le ore di picco solare, che spesso coincidono con le ore di maggiore consumo energetico. Questo non solo garantisce un risparmio sui costi dell’energia, ma permette anche di vendere l’eventuale surplus di energia alla rete, creando una fonte di reddito aggiuntiva.
Inoltre, l’uso di sistemi di accumulo energetico, come le batterie, abilita le aziende a immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per utilizzarla in momenti in cui la produzione da fonti rinnovabili è minore o la domanda è più alta. Ciò aumenta ulteriormente l’indipendenza energetica dell’azienda e la sua capacità di rispondere dinamicamente ai cambiamenti del mercato energetico.